Storia del Vibratore
I Vibratori sono oggi un oggetto ludico di uso comune, creati per regalarci piacere, da soli o con il nostro partner.
Di vibratori in commercio, ne esistono infinite tipologie: vibratori classici, vibratori realistici, ovetti vibranti, rabbit, vibratori in silicone, vibratori lattex free etc… Insomma non abbiamo che l’imbarazzo della scelta, ma naturalmente non è sempre stato così, se siete curiosi di saperne di più su questo impagabile strumento di piacere continuate pure a leggere:
La storia relativa all’origine del vibratore, affonda le proprie radici nelle pratiche mediche del XIX secolo; difatti in quell’epoca, la medicina ufficiale considerava che, ad esempio in Inghilterra, il 75% della popolazione femminile fosse affetta da Isteria.
Immaginate dunque la situazione sociale della donna in un’ Inghilterra Vittoriana, moralista e bacchettona, dove il piacere sessuale al femminile, era praticamente messo al bando e le donne che osavano uscire da quei determinati canoni venivano, nel migliore dei casi esposte al pubblico ludibrio, sino ad essere addirittura recluse in veri e propri manicomi.
La soluzione al problema dell’ isteria, era stata individuata nel far raggiungere alle pazienti, il “parossismo Isterico”, attraverso la stimolazione manuale della zona pelvica effettuata dal medico curante.
In altre parole i medici dell’epoca erano sommersi di pazienti, che facevano la fila per venir masturbate e poter finalmente raggiungere l’orgasmo. Questa pratica consentiva alle donne di “soddisfare” le proprie necessità sessuali, in una forma all’epoca politicamente corretta; la diffusione e la frequenza delle pratiche richieste, assunse dimensioni tali, da divenire un ver o e proprio problema per la classe medica, i cui membri lamentavano indolenzimenti e dolori articolari, dovuti all’ uso delle mani per le continue pratiche di stimolazione pelvica delle pazienti.
Tutto questo non creava alcun problema morale, poiché la pratica di stimolazione pelvica, che culminava con il “parossismo Isterico”, era strettamente sanitaria e si riteneva che la donna senza avere un rapporto completo non potesse provare alcun piacere (come dimostravano le lunghe code di pazienti in fila davanti agli studi medici ndr); il problema era piuttosto di ordine pratico, così in Francia per venire in soccorso della classe medica, nacque il “tremoussoir”, un meccanismo a molla purtroppo scomodo e poco pratico, che sino al 1869 rimarrà l’unico antesignano del moderno Vibratore in circolazione; in quell’anno infatti George Taylor presentò negli Stati Uniti la sua ultima invenzione: il “manipulator”.

Poco dopo, intorno al 1880 Joseph Mortimer Granville inventa il “Granville’s Hammer“, molto meno ingombrante ed assai più maneggevole, l’articolo ebbe un successo clamoroso presso tutti gli studi medici, che cominciarono ad utilizzarlo per curare l’isteria femminile.
